L’opera si ispira alla famosissima omonima dell’artista Jeff Koons, icona della Pop Art americana. In un momento di grande slancio verso l’iperrealismo, l’intenzione dell’autore è quella di vincere la sfida di far emergere in 2d tutta la tridimensionalità dell’opera e gli estremi giochi di luce che il materiale e le sue forme così essenziali riescono a donare nelle tre dimensioni.